La Direttiva (UE) 2024/1203 sulla tutela penale dell’ambiente è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 30 aprile 2024. Questa direttiva stabilisce norme minime a livello dell’Unione Europea per definire i reati ambientali e le relative sanzioni, abrogando le Direttive 2008/99/CE e 2009/123/CE.
La direttiva introduce nuovi reati ambientali e si applica solo ai reati commessi all’interno dell’UE, anche se gli Stati membri possono estendere la loro giurisdizione a reati commessi al di fuori del loro territorio. I nuovi reati ambientali includono il traffico di legname, il riciclaggio illegale di componenti inquinanti di navi e le gravi violazioni della legislazione sulle sostanze chimiche.
Inoltre, la direttiva introduce una clausola sui “”reati qualificati”” che si applica quando uno dei reati previsti provoca intenzionalmente la distruzione dell’ambiente o un danno irreversibile o duraturo allo stesso. Per le imprese, le sanzioni pecuniarie saranno pari al 5% del fatturato mondiale totale per i reati più gravi o a 40 milioni di euro, mentre per gli altri reati saranno del 3% del fatturato o a 24 milioni di euro.
Gli Stati membri avranno due anni dalla pubblicazione della direttiva per adeguare le loro norme nazionali alle nuove disposizioni, entro il 21 maggio 2026.
Fonte: DirittoBancario